IL FANTAMURO Spettacolo per spazi aperti e chiusi |
Gli
abitanti di un paese indefinito trascorrono serenamente il
proprio tempo tra lavoro, divertimenti e attività
comunitarie, fino a quando non si scatena al loro interno
una guerra che li vede, proprio malgrado, diventare
carnefici e vittime. L’unico
modo per sottrarsi all’orrore è la fuga verso una terra
promessa il cui raggiungimento non sarà privo di ulteriori
sofferenze. Quando
finalmente sembrano giunti a destinazione, ecco che invece
si ritrovano a sbattere contro un muro, tanto invisibile
quanto impenetrabile. I
fautori di questo muro finiranno presto con l’autorecludersi
in esso, mentre i profughi li osservano stupiti. Sapranno
i profughi diventare liberatori o sono destinati anch’essi a
riprodurre la stessa filosofia di separazione ed esclusione
che li ha resi esuli? Non è certo nostro compito rispondere
a questa domanda, per noi è già un successo sollecitare gli
spettatori a porsela. Lo
spettacolo, della durata di meno di mezz’ora, è
completamente giocato su coreografie, pantomime e piccole
didascalie recitate, alternando momenti allegri e grotteschi
a scene di pura tragedia, attraverso un simbolismo di facile
decifrazione. Tale scelta espressiva lo rende adatto a un
pubblico di adolescenti e adulti, alla rappresentazione sia
al chiuso, sia all’aperto, in spazi protetti o anche nelle
strade e nelle piazze. Data la sua essenzialità strutturale
e la sua brevità, si presta anche a essere rappresentato
all’interno di iniziative socioculturali sul tema. Con gli
attori del Gruppo Teatro Fragile e partecipanti al
laboratorio di produzione Costumi
Giusi Piazza Assistente
alla regia Pierangela Cattaneo Drammaturgia
e regia Carlo D’Addato Durata
30 minuti
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