"MAGNITUDINE ZERO"
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Con: Marianna Agostino, Sara Alborghetti, Sabina Ballerini, Giovanni Bertocchi, Fabiola Maffeis, Franco Martinoni, Ester Rizzi, Lisa Rustico luci e fonica: Eugenio Scattini assistente alla regia: Stefano Asperti testo e regia: Carlo D’Addato
Le
stelle che appaiono più luminose misurano magnitudine zero, ma sono anche di
magnitudine zero i terremoti più deboli, quelli praticamente impercettibili.
Il
Teatro Fragile affronta per la prima volta uno spettacolo destinato a spazi
aperti e, per farlo, ci siamo posti innanzitutto il problema di come occupare
un ambiente scenico enormemente più grande del consueto.
Questa
tensione verso il gigantismo ha messo in moto sia la ricerca formale, sia lo
studio delle fonti letterarie, pittoriche e musicali che hanno esaminato il
fenomeno.
Ancora
riconoscibili o disciolti nelle azioni e nelle voci degli attori, abbiamo
frantumato i versi di Vladimir Majakovskij e Dante Alighieri, la drammaturgia
di Luigi Pirandello, gli affreschi e i quadri di Giulio Romano, Mauritius
Cornelius Escher e Peter Bruegel il vecchio, gli accordi di Louis Armstrong,
e così via.
Al
momento di fare ordine, ci siamo resi conto che sono parecchi i fili
narrativi che si dipanano dal materiale prodotto: una compagnia teatrale di provincia
che vuole portare un po' d'arte in un mondo indifferente e ostile… i sogni
allucinati di chi ancora propone le magnifiche sorti attraverso il
progresso tecnologico… i potenti che, patetici faraoni del presente, tentano
di lasciare un segno si sé, farneticando sulla necessità di monumenti tanto
più assurdi quanto più inutili a prevenirne la mummificazione certa…
“Ma capita che la vita si
mostri sotto un altro profilo e le cose grandi le capisci attraverso una
sciocchezza.” |
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